IL MAIALE
di Nicolino Farina
Questo gradevole saggio, che attraversa mitologia, letteratura e storia dell'alimentazione, con uno sguardo – in apparenza svagato, e tuttavia sempre attento e preciso – alla gastronomia, colloca a buon diritto Nicolino Farina fra coloro che Riccardo De Corato, nell'opera “Le Delizie del Divin Porcello”, data alle stampe quasi quarant'anni fa, volle definire con profondo rispetto “Biografi del Maiale”, animale bistrattato a parole, ma protagonista assoluto in cucina, desiderato ed anzi amato, siccome dà tutto di sé: del maiale, dicevano i nostri vecchi, non si butta niente.
Il buon cibo piace a tutti, e la carne del maiale è la più gustosa e versatile che esista, tanto è vero che il maiale è celebrato eponimo di metafore, riferimenti culturali, religiosi e filosofici, argutamente indagati ed illustrati dall'autore con meditate e dotte citazioni, frutto di accurate analisi e ricerche a tutto campo.
Ma Nicolino Farina ha fatto ben di più, disegnando un gioco di carte consacrate al nobile suino, il solo su questo tema mai realizzato: rielaborazione del suo primo mazzo “Porchetta Italica Campli”, che nella nuova veste supera ogni limite territoriale.
Di vero, esistono vari giochi di carte celebrativi dei salumi stampati in Italia, ma nessuno con unico protagonista il Maiale, presente su tutte le tessere e così magistralmente umanizzato come in questo magnifico mazzo, che è parte integrante del libro.
Saggio e carte da gioco che, come appassionato cultore di storia dell'alimentazione, e inoltre in qualità di Presidente dell'Associazione 7bello-Cartogiocofilia Italiana APS, sono lieto ed onorato di presentare ai lettori, agli studiosi ed ai collezionisti